Alla Galleria “Leonardo da Vinci” una mostra ricorda Walter Faraoni, pittore molto caro a Cesenatico che per molto tempo ebbe la sua bottega d’arte a due passi dal canale.
Walter Faraoni era un artista autodidatta che ha saputo conquistare sul campo il favore dei critici e soprattutto del pubblico, tanto da aprire e mantenere per oltre vent’anni una frequentatissima bottega in pieno centro storico. Come notano i critici che ne hanno scritto in occasione delle numerose mostre tenute in tutta Italia e all’estero, Faraoni è un artista che sa unire la tradizione dei soggetti – spiagge deserte, capanni, barche, ma anche vedute di campagne e finanche nature morte che mostrano la sua ampia cultura figurativa – con una notevole capacità tecnica e originalità compositiva, rivelata ad esempio da soluzioni come il “quadro nel quadro” a cui a volte ricorre. Faraoni comunque resta sempre fedele a un mondo figurativo e a uno stile che è quello della migliore pittura romagnola del Novecento, con una attenzione speciale alla costa e alla città di Cesenatico.
Questa mostra alla Galleria comunale “Leonardo da Vinci” vuole dunque ricambiare l’affetto e il legame di una città a un artista che ha saputo guardarla e raccontarla, a cinque anni dalla sua scomparsa avvenuta nel 2017. Saranno esposte opere soprattutto degli ultimi anni di attività dell’artista. Questo allestimento, nei prossimi mesi sarà oggetto di una nuova iniziativa che coniugherà arte e solidarietà, come rivelano i figli Giacomo, Francesca e Angela, che hanno curato e allestito la mostra.
La mostra sarà aperta da sabato 4 giugno sino a domenica 3 luglio.
Walter Faraoni era nato a Cesena il 23 dicembre 1942 e aveva seguito studi commerciali lavorando poi per numerosi anni presso un Istituto di Credito nazionale, facendo anche una lunga e corposa esperienza nel sindacato di categoria e confederale. L’inclinazione alla pittura, manifestatasi fin dall’infanzia, prese progressivamente piede a cominciare dagli anni Sessanta con la partecipazione a numerosi concorsi d’arte nei quali si aggiudicò importanti riconoscimenti. Negli anni successivi, fra le diverse esperienze vanno ricordate le esibizioni collettive di pittura in programmi d’arte presso televisioni locali e nell’ambito di feste in piazza di varie città e paesi della Romagna, in cui diversi pittori si esibivano in diretta.
Faraoni era quindi un autodidatta, formatosi man mano, che aveva perfezionato nel tempo una tecnica tutta sua, lavorando con intensità insieme ad altri colleghi, confrontandosi con le loro diversità e visitando mostre e musei. Dipingeva esclusivamente ad olio a spatola, quasi sempre su supporti rigidi di legno: una spatola poco materica, con i colori stesi con velo sottile e fusi tra di loro con un movimento continuo. Un figurativo con taglio moderno, senza leziosità, con impronta decisamente impressionista.
Nel corso della sua carriera artistica Faraoni ha allestito numerose mostre collettive e personali ottenendo successi e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica. Sue opere sono presso collezionisti italiani e stranieri, specialmente europei con gran preminenza dei tedeschi. La “Galleria Venezia” di Pirmasens in Germania aveva in permanenza sue opere e gli allestiva una mostra personale biennale. Numerose altre esposizioni sono state ospitate in sale pubbliche e gallerie di diverse altre cittadine tedesche della Baviera. Il suo atelier, dove lavorava ed esponeva le sue opere, si trovava sul Portocanale di Cesenatico. È deceduto il 3 febbraio 2017 a Savignano.