Con l’omaggio al noto scultore, disegnatore ed illustratore Mario Bertozzi continua la serie delle mostre dedicate ad artisti che a partire dalla metà del secolo passato sono stati attivi in ambito locale o che hanno avuto contatti non occasionali con la realtà cittadina di Cesenatico. Della città balneare già negli anni del dopoguerra Mario Bertozzi è stato abituale frequentatore. Risale al 1966 una sua prima ‘personale’ allestita nella rinomata Galleria d’Arte il Bragozzo all’interno del Palazzo del Turismo. Con successo l’artista si è poi ripresentato al pubblico cesenaticense nel 1992. Sue opere si conservano nella civica raccolta d’arte.
La mostra odierna si presenta scenograficamente assai attraente per la presenza di sculture di grande formato. Come avverte il curatore Orlando Piraccini, “a sorprendere il visitatore è certamente la varietà del soggettario bertozziano scaturito da una naturale propensione per il bello, ma dall’autore plasticamente reso in forza del proprio interiore, esuberante vitalismo. Si passa dunque dal modellato morbido, pastoso, armonico nei nudi femminili al più gestuale plasmare, tormentato, rotto, scavato, dal quale sembrano scaturite le masse di tori, galli e gallotauri presenti nella mostra”.
Mario Bertozzi, nato a Forlimpopoli nel 1927 è stato avviato alle arti dallo scultore Giuseppe Casalini e ha studiato al Liceo Artistico di Bologna con noti maestri come Cleto Tomba e Luciano Minguzzi. Nel 1946, a soli 19 anni, ha realizzato a Forlimpopoli la sua prima scultura monumentale in ricordo dei Caduti per la patria. Nel 1951 è stato presente alla VI Quadriennale romana. A partire dagli anni ’60 ha svolto intensa attività espositiva. Oltre che autore di grandi sculture all’aperto come il monumento dedicato a Pellegrino Artusi a Forlimpopoli, Bertozzi vanta una notevole produzione anche come disegnatore ed illustratore. Tra le sue ultime imprese il racconto figurato pubblicato nel volume E se Pinocchio fosse nato a Forlimpopoli (2018). Mario Bertozzi è scomparso a Forlì il 28 novembre 2020.
La mostra, promossa dall’Assessorato alla Cultura e realizzata dal Servizio Beni e Attività Culturali del Comune di Cesenatico resterà aperta dal 2 aprile al 1 maggio 2022 con i seguenti orari: sabato, domenica e festivi 10-12 e 15-19. Ingresso libero.
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