Nato nel 1931, si trasferisce a Milano dove insieme alla moglie Velia Mantegazza negli anni ’60 gestisce dei locali dove si affermano alcuni tra i più noti attori comici e di cabaret italiani. Inizia anche a collaborare con il teatro e la televisione, dove per il programma L’albero azzurro realizza il celebre pupazzo di Dodò. Tinin è anche regista televisivo e giornalista, e in questa veste collabora con gli ultimi programmi di Enzo Biagi, e inoltre con varie case editrici, teatri, e con l’organizzazione di vari iniziative culturali nazionali, interessandosi anche di teatro di burattini per i quali dà vita a Sorrivoli ad un originale festival.
Tinin e Velia iniziano a frequentare Cesenatico negli anni ’60, anch’essi attratti dalla vivace vita culturale e balneare e dalla presenza in vacanza di vari attori amici, come Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto. Tinin collabora con l’Azienda di Soggiorno realizzando alcuni bozzetti per manifesti, e anche in seguito non mancherà mai di fornire il suo apporto creativo alla comunità cesenaticense, dove poi si stabilisce definitivamente: nel 1986 insieme a Mino Savadori e Maurizio Bertoni realizza la prima edizione del Presepe della Marineria sulla barche tradizionali del museo; nel 1999 i suoi disegni di alberi realizzati dal pittore Skender Balaj sono i protagonisti della seconda edizione delle Tende al mare; per alcuni anni ha la direzione artistica del Teatro Comunale, ideando una formula che agli spettacoli associa incontri ed eventi culturali; nel 2010 progetta l’originale Albero del mare, realizzato poi con una vela composta da luci colorate.