Nonni si forma alla Scuola di Arti e Mestieri di Faenza dove conosce i coetanei Domenico Rambelli, Ercole Drei, Giuseppe Ugonia e Giovanni Guerrini, tutti ispirati dall’allora punto di riferimento artistico locale Domenico Baccarini. Diventato apprendista intagliatore, si dedica alla xilografia guardando soprattutto agli esempi di Adolfo De Carolis e Aubrey Beardsley, iniziando a pubblicare i suoi lavori su riviste importanti come “Il Leonardo” e “Emporium”, e a illustrare vari libri. Partecipa con le sue xilografie a tutte le principali mostre del primo Novecento, ricevendo unanime plauso e affermandosi come uno dei protagonisti dell’Art Decò europea.
Cionostante, e pur guardando e partecipando ad un contesto artistico nazionale ed internazionale, Nonni sceglie di non abbandonare mai la Romagna, rifiutando anche la cattedra di xilografia all’Istituto d’Arte di Roma, ma collaborando attivamente alle iniziative artistiche e culturali locali, come la rivista “La Piè” fondata da Aldo Spallicci per la quale realizza varie xilografie.