Diventato sordomuto a soli quattro anni per una malattia, la famiglia lo invia in un istituto di rieducazione a Firenze dove incontra la principessa Antonietta Strozzi Centurione, benefattrice e mecenate, che riconosciute le sue potenzialità gli permette di iniziare studi artistici. Nel 1910 Teodorani ottiene così il Diploma in Disegno e Pittura, con medaglia d’oro, dell’Istituto Gualandi, e dopo una prima attività fiorentina torna a Cesena nel 1915.
Con il rientro a Cesena, Teodorani inaugura la sua attività prevalente di decoratore di chiese e palazzi, non solo in Romagna. Esegue pale d’altare e apparati decorativi per svariate chiese sia delle città che del territorio, spingendosi anche sino a Roma in San Giovanni in Laterano e San Carlo al Corso. Dopo la seconda guerra mondiale esegue restauri alla Basilica del Monte di Cesena, e a San Luca a Bologna.
Negli anni Trenta e Quaranta Teodorani esegue anche le sue opere pittoriche più significative dedicate a scorci urbani di Cesena e al paesaggio circostante. Se negli apparati per le chiese resta ancorato a temi e modalità espressive tradizionali, è nella pittura che emerge la sua vena personale.
Artista polivalente, Teodorani si è espresso anche nei campi dell’arredo, del ferro battuto e della ceramica, frequentando i laboratori di Faenza negli anni Venti.