Non può certo sorprendere nella collezione d’arte del Comune di Cesenatico la presenza di numerosi soggetti marini. Molte opere provengono dalle mostre dell’Azienda di Soggiorno, ma altre ne sono arrivate dal ciclo “Mare scritto, mare dipinto”, iniziato nel 1989 per riunire in un ideale archivio immagini e testi dedicati al paesaggio marino e alla vita e al lavoro della gente di mare.
Sono opere di stile e tecnica varia: dipinti, ma anche disegni ed incisioni, che oltre agli aspetti artistici sono anche documenti di un paesaggio culturale continuamente in trasformazione. Possiamo ad esempio confrontare il lirico vedutismo di Fortunato Teodorani (1920) con il paesaggio di settant’anni dopo del sarsinate Lucio Cangini. Ugualmente, si ritrovano mari che sembrano esotici acquari, come i fondali coperti d’alghe spumose e pesci saettanti di Natalino Arfelli, ai quali accostare i policromi abissi di Gilberto Olivi.
E’ fiabesca la veduta di città sospesa sul mare dell’incisore ravennate Giuseppe Maestri, donata dall’autore a Cesenatico in occasione della mostra Mare che Appare del 1994, dove esposero anche i cesenati Osvaldo Piraccini e Ugo Pasini, il sarsinate Lucio Cangini, i ravennati Valentino Montanari ed Ermes Bajoni, con opere anch’esse presenti nella collezione d’arte. Mentre per contrappunto, la scena acquatica del catalano Gerard Rosés, che ha esposto al Museo della Marineria nel 2010, propone invece un mediterraneo lascito di classicità.